L’ipoacusia, comunemente nota come sordità, è una riduzione della capacità uditiva e si manifesta con una mancata comprensione del parlato.
Questo disturbo può presentarsi improvvisamente, in seguito a esposizione a rumori ad alta intensità o a infezioni virali e batteriche, o manifestarsi gradualmente durante un arco temporale prolungato. In linea generale, l’ipoacusia fa parte del processo naturale dell’invecchiamento. Altri fattori che possono compromettere la nostra capacità uditiva sono l’esposizione costante a forti rumori, condizioni genetiche, ecc.
La gravità dell’ipoacusia si valuta in base alla misurazione dell’audiogramma e a quanto un suono deve essere alto per essere udibile dal paziente.
Il primo grado di ipoacusia, meglio definito come ipoacusia lieve, consiste nella difficoltà di percepire suoni superiori ai 20 dB: in questo caso, nonostante si riesca a sentire la maggior parte dei suoni senza evidenti difficoltà nella comunicazione, conversazioni sussurrate, il fruscio delle foglie o, più in generale, suoni lievi e leggeri possono risultare di difficile ascolto.
A un secondo livello, si trova l’ipoacusia moderata, caratterizzata dalla difficoltà di percepire i suoni compresi tra i 40 e i 70 dB. Le condizioni moderate e severe sono le più comuni e possono essere facilmente corrette tramite appropriati ausili uditivi.
Quadri ancora più complessi vengono classificati come ipoacusia severa o profonda. In questi ultimi casi, la necessità di utilizzo di un dispositivo acustico viene ulteriormente consolidata.
Le fonti di ipoacusia possono essere di diversa natura:
● Rumore: un trauma acustico acuto, come un’esplosione di un ordigno, o cronico, ovvero un’esposizione prolungata ad alte intensità sonore (oltre 85 dB).
● Età: la fisiologica diminuzione della capacità uditiva conseguente ai fenomeni d’invecchiamento riguarda circa il 40% della popolazione over 65.
● Predisposizione genetica: se in famiglia ci sono casi di ipoacusia, è molto probabile che questa possa essere trasmessa ai figli.
● Infezioni batteriche o malattie virali: possono provocare un importante abbassamento della capacità uditiva (es. otite media acuta).
● Farmaci, fumo e alcol: possono indurre a lesioni dell’apparato uditivo interno e a conseguenti deficit uditivi neurosensoriali.
● Alimentazione: l’eccesso di grassi nell’alimentazione si accumula nei vasi sanguigni dell’udito e ne può causare l’ostruzione. Avere il colesterolo alto, una tolleranza al glucosio, essere sovrappeso sono tutte condizioni che possono provocare problemi di udito.
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